Ranking 2024


I Interzonale a Desenzano

 Si è appena concluso il weekend in Fraglia Vela Desenzano della prima regata interzonale della classe Fireball. In questa tappa, si è regatato in compagnia di altre classi (420, Feva, D-One, ILCA) condividendo sia il campo di regata, che le procedure di partenza. Una formula che personalmente apprezzo molto, perché contribuisce a rendere più competitive le regate, ed unisce gli equipaggi di classi differenti, trovando molti spunti di condivisione, un ottimo sistema per accrescere la classe Fireball e non solo.

 

Si parte con un meteo tipico delle Highlands: pioggia, freddo, cielo grigio e vento medio leggero, tutti gli ingredienti migliori per restare al bar! Nonostante tutto, il comitato di regata ci confeziona 3 prove tutte completando interamente il percorso, quindi rispettando i pronostici! Bravi! Purtroppo, le influenze di stagione, gli impegni familiari e altri imprevisti, hanno ridotto da flotta dei fireballisti a solo 4 barche in acqua nella giornata di sabato, ma tutti equipaggi molto selezionati, quasi dei millesimati da gustare a piccoli sorsi. Dagnino-Capizzi e Stefanini-Borzani iniziano a fare sul serio fin da subito, e non si risparmiano i colpi, mentre Arena-Vercillo subito dietro “fiatellano” sul collo dei due che si alternano i primi posti, giusto per dire: << Alla prima che sbagliate, vi “uccelliamo”!>>. Curotti (facci un goal) ospita un nuovo prodiere (solitamente timona) e deve un po' trovare l’affiatamento, ma non molla mai e contiene abilmente il distacco.

 

La giornata finisce alle 17 sotto una pioggia incessante, con tanto freddo, ma tra bicchieri di thè caldo che rigenerano come non mai!

 

Domenica mattina, cambia il cielo, arriva il sole e con lui arrivano anche Carbone-Monti, il nuovo equipaggio del lago di Como (oggi regatiamo in 5) e “montano in sella” allo storico Lillia prontamente predisposto dal nostro PRESIDENTE! Alle 10.30 siamo in acqua, pronti per partire con una Gardesana (direzione 0° a 20° ) che fa un po' a pugni con l’Ander (direzione 210° circa), il sole scalda, ma qualche nuvolotto Fantozziano rompe proprio i cabbasisi. Arena-Vercillo, vestono Prada questa mattina e le loro vele del magico Armandone, luccicano al sole come gli occhiali di Frank Poncherello! Si parte compatti, sportellando un po' tra i 420, che non conoscono timori reverenziali, ancora Stefanini-Borzani e Dagnino-Capizzi a combattere all’ultima manovra, e questa mattina sembra che i due neo sposini abbiano lucidato bene le fedi e rifilano un bullet convincente. Arena-Vercillo sono vicini ai compagni di club, ma i loro occhi sono accecati dallo scintillio delle vele e regalano qualche cosa ai vecchietti che prendono fiato. Curotti tiene la sua posizione, ed il suo compagno Dadduccio inizia prendere confidenza con il mezzo. Anche i nuovi arrivati (Carbone-Monti) si destreggiano in una giornata non proprio facile, considerando poi che sono saliti al volo come se avessero preso il pullman dell’ultimo minuto.

 

Nel primissimo pomeriggio si parte per l’ultima prova, condizioni meteo simili alla prima di giornata, così si ripetono anche le sfide, ma questa volta il PRESIDENTE mette il veto, e chiude davanti agli ormai velocissimi Dagnino-Capizzi. Arena-Vercillo fiatellano sempre, e presto questo calore sul collo si trasformerà in un morso, ne siamo sicuri! Curotti, Dadduccio non cedono mai, e la loro simpatia è arrivata certamente davanti a tutti. Bene Carbone-Monti, più giri facevano, più la confidenza con il mezzo prendeva animo!!

 

Un fine settimana dalle “Highlands al basso Garda”, con tanta voglia di regatare, senza le solite barricate delle classi veliche, immersi in uno spirito che mi ricorda molto quello kiwi. Bello e molto utile per tutti. Queste regate andrebbero fatte ovunque e con molta più frequenza.

 

(Luca Stefanini)

 

I Nazionale di Rapallo

 

L'8 e il 9 marzo ha preso il via l'attesissima stagione 2025, destinata a culminare con il mondiale "in casa", con la prima regata nazionale a Lerici, La Spezia, nel suggestivo Golfo dei Poeti. Nonostante il vento non sia stato favorevole come sperato, il weekend ha regalato emozioni intense, momenti di grande sportività, divertimento e un'atmosfera che, come sempre, ha reso l'esperienza indimenticabile.

 

Dopo l’arrivo di tutti e 17 gli equipaggi iscritti (peccato per le 7 defezioni dell’ultimo momento per malattie ed infortuni) fra venerdì sera e le prime ore dell’alba di sabato, gli equipaggi si sono radunati sulla meravigliosa terrazza del Circolo della Vela Erix per lo skipper meeting d’avvio della stagione che non poteva cadere in data migliore dell’8 Marzo, la Festa della Donna, e per noi la Festa delle “Firebelle”; tutte le nostre veliste presenti sono state invitate sul palco ed insieme a tutte le Donne del Circolo e dell’organizzazione sono state Valorizzate come Vero Tesoro di Classe.

 

Il vento si è rivelato una vera sfida: sabato siamo riusciti a completare due prove grazie a una leggera termica, resa ancora più imprevedibile da una leggera tendenza oscillante che premiava comunque la destra sotto diga come da copione del Golfo. La prima regata si è svolta con un vento sui 10 nodi circa, abbastanza stabile in intensità e stesa sul campo di regata, permettendoci di completare l’intero percorso. La seconda regata, invece, è stata caratterizzata da un calo del vento e da un campo di regata molto “chiazzato”: dopo un paio di partenze annullate, si è partiti con bandiera nera, e la giuria è stata costretta a chiudere la prova al terzo lato. Questo ha complicato non poco la vita agli equipaggi, rendendo la competizione particolarmente avvincente.

 

Domenica, nonostante le promettenti previsioni di scirocco, il vento ha deciso di "prendersi una pausa", costringendo l'organizzazione ad annullare tutte le gare in programma. Certo, sarebbe stato bello regatare ancora, ma il panorama mozzafiato ha reso comunque speciale il fine settimana. La classifica finale si è quindi cristallizzata sui risultati di sabato, con Colapietro e Tonelli (6°-3) sul terzo gradino del podio, Dagnino e Capizzi (1°-5°) al secondo posto, mentre la vittoria è andata all'equipaggio Stefanini-Borzani (2°-2°). Nella categoria Classic si aggiudicano la vittoria Bono e Kotska (8°-8°) mentre l’Under 25 va all’equipaggio d’oltralpe Hernandez con Rougevin (9°-1°) ed il primo equipaggio con almeno un componente femminile è quello con Paola Capizzi a prua di Dagnino.

 

L'organizzazione è stata impeccabile, con la giuria capitanata da Loretto Giusti e supportata da Chimenti Matteo, Cozzani Attilio e De Meo Vincenzo Luigi, che ha fatto il possibile per permetterci di regatare nonostante le condizioni incerte e mutevoli. Il Circolo Velico Erix ha gestito l'evento in modo eccellente, curando ogni dettaglio: dalla logistica — con pass residenti consegnati a ogni regatante — alla gestione delle iscrizioni. Un ringraziamento speciale va a Davide Sampiero e ad Attilio Cozzani per il loro prezioso contributo.

 

Il vero tocco di classe è stato il sabato sera: dopo una serie di sfide a biliardino e ping pong, ci siamo ritrovati tutti insieme per una cena con lasagne al pesto da sogno, in un'atmosfera calorosa che ha fatto sentire ognuno a casa. Il momento clou della serata è stata la premiazione dei migliori della stagione 2024, un’occasione perfetta per ritrovare tanti vecchi amici e condividere una serata indimenticabile.

 

Il weekend è stato davvero piacevole e dimostra ancora una volta che, oltre alla vela, sono i momenti di convivialità a rendere il Fireball una classe così vivace e coinvolgente. Sono proprio questi momenti che ripagano ogni sforzo — e lo dico io, che viaggio da Barcellona per godermi queste esperienze — rendendo tutto assolutamente appagante.

 

Ci diamo appuntamento alla prossima nazionale di Salivoli, nel lungo percorso di avvicinamento al mondiale di agosto ad Arco.

 

(Fabrizio Ciccardi)

 

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Svelato il calendario 2025!

Se per la Federazione Italiana Vela, con il 2025, inizia un nuovo quadriennio, per il Fireball Italia inizia

quello che in modo un po’ blasfemo può essere considerato l’ “Annus Domini”.

Grazie al Mondiale di Arco sul Lago di Garda accompagnato dall’entusiasmo ed il rinnovo della Classe

Fireball su tutti i fronti, in tutto il mondo, stiamo vivendo un rilancio del movimento a 360° a cui non

possiamo sottrarci come attori principali.

Ogni Firebella e Firebullo sarà chiave in quest’anno e non possiamo esimerci da questa Responsabilità

 

Ecco il calendario:

- 24/26 Gennaio: Ski Voile, Antibes 🇫🇷 (Société des régates d’antibes)

- 8/9 Marzo: Nazionale, Lerici 🔴 (Circolo della Vela ERIX)

- 15/16 Marzo: Interzonale, Desenzano 🟨 (Fraglia Vela Desenzano ASD)

- 12/13 Aprile: Nazionale, Salivoli 🔴 (Circolo Velico Piombinese, sede di Salivoli)

- 3/4 Maggio: Interzonale, Diano Marina 🟨 (Club del Mare ASD)

- 23/25 Maggio: CAMP. ITALIANO, Sanremo 🇮🇹 (Yacht Club Sanremo)

- 6/9 Giugno: Camp. Svizzero, Neuenburg 🇨🇭 (CNV)

- 7/8 Giugno: Zonale, Bracciano 🟡 (YCBE)

- 5/6 Luglio: Nazionale, Lovere 🔴 (Associazione Velica Alto Sebino)

- 25/27 Luglio: Camp. Italo-Svizzero, Maccagno 🇮🇹🇨🇭 (Unione Velica Maccagno)

- 22/30 Agosto: CAMP. MONDIALE, Arco 🌍 (Circolo Vela Arco)

- 20/21 Settembre: Interzonale, Viverone 🟨 (AVNO)

- 25/26 Ottobre: Nazionale, Rapallo 🔴 (Circolo Nautico Rapallo)

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Nazionale di Rapallo 26-27 Ottobre

 

Anche quest'anno la stagione si conclude con il classico appuntamento di Rapallo, elevato al rango di regata Nazionale dal 2021.

 

Da subito il meteo incerto non aiuta, ma sabato sono ben 18 gli impavidi equipaggi che si presentano sulla linea di partenza accolti da vento da sud sui 15 nodi con raffiche sino a 18, mare formato con onda ripida e corta ed un tappeto di nubi a perdita d'occhio, condizioni che preludono ad una regata molto fisica.

Nonostante il persistere dell’allerta gialla, i giudici decidono, dopo un attenta valutazione, di procedere con il programma annullando le prove previste solo per i Dinghy.

Fireball e Laser vengono perciò chiamati in acqua che, dopo aver armato con cura, si affrettano a raggiungere il campo di Regata accompagnati da qualche sprazzo di sole che rassicura tutti sulla buona interpretazione del Comitato.

 

Verso le ore 15 viene dato il segnale di partenza. Prende inizio una regata che appare da subito piuttosto impegnativa tanto che alcuni equipaggi decidono di ricoverare in porto poco dopo la partenza.

Per gli impavidi la prima prova risulta molto divertente e per nulla scontata: le condizioni marine la fanno da padrona ed in particolare l’onda che soprattutto mure a sinistra sembra invalicabile e spesso riempie i pozzetti degli equipaggi.

Nel primo lato di bolina prendono subito il largo i due equipaggi, che per qualità e peso, risultano i più favoriti per queste condizioni Brescia-Vulcanile ITA 15084 e Zorzi-Bordon ITA 14986, ai quali si, aggiunge come outsider per il vento forte, anche Dagnino-Capizzi ITA 15169.

Nonostante la fuga dei primi tre, la sfida più vivace è subito dietro e la caratura degli equipaggi garantisce continui cambi di classifica ad ogni errore mantenendo la suspance ad ogni giro di boa.

Alcune scuffie condizionano fortemente la classifica che premia comunque la solidità, l’esperienza e la tecnica di conduzione con queste difficili condizioni

 

Purtroppo l'avvicinarsi del crepuscolo al termine della prima prova, spinge il comitato a far rientrare la flotta a terra. Poco male perchè per il sabato sera è prevista l'apericena organizzata dal Circolo Nautico Rapallo che risolleva il morale di tutti i regatanti.

 

La domenica inizia con due sorprese:

- la prima, positiva, è che rispetto al sabato, siamo stati raggiunti da ulteriori due equipaggi: Paolo Curotti e Pierpaolo Zoppelaro, Salvatore Nicoletti e Sebrecht Ambre che si aggiungono a coloro che avevano preferito rincasare il giorno prima.

- la seconda, molto più negativa: niente vento e condizioni che non fanno presagire nulla di buono.

 

La giornata più soleggiata rispetto al sabato, comunque, spinge tutti all'ottimismo e la voglia di divertirsi fa il resto. Poco prima di pranzo la Giuria chiama le barche in acqua ed in breve tempo ci troviamo a galleggiare su un mare lungo ed oleoso a metà fra Santa Margherita e Portofino. Dopo lunghe ore di attesa però, dobbiamo arrenderci e constatare che Eolo, per oggi, non verrà a farci visita.

 

La giornata si conclude con un mesto traino al gommone che ci riporta tutti a terra, chiudendo di fatto la manifestazione. La classifica finale è l'ordine di arrivo dell'unica prova effettuata sabato: chiudono quindi in prima posizione l'equipaggio Zorzi-Bordon, al secondo posto presente l'equipaggio Brescia-Vulcanile ed a chiudere il podio troviamo i sempre presenti Dagnino-Capizzi.

 

 

Alla premiazione il circolo nautico Rapallo non si smentisce ed oltre al buffet sono presenti gadget di varia natura che vengono estratti a sorte fra i regatanti più fortunati.

 

Fra le gradite notizie è bene segnalare la presenza di 6 equipaggi francesi ed il debutto sul Fireball di Arancia Malaspina e Dario Roncan su ITA 14702 Emma Bez e Matteo Bogliolo su ITA 15451e Marta Saglietti al timone del veterano Tommaso Cocuzza su ITA 14380. Tutti alla prima esperienza sul Fireball sono risultati molto contenti della barca in acqua nonostante le condizioni molto estreme e soprattutto stupiti del clima fra i regatanti che sempre contraddistingue la classe in positivo.

 

Un risultato lodevole che deve essere un incentivo a proseguire nelle azioni di diffusione della classe Fireball. Vi Aspettiamo calorosamente a braccia aperte.

 

Ultimo, ma non meno importante, è il ringraziamento al circolo ospitante che anche quest'anno si è distinto per cortesia ed ospitalità, purtroppo solo le condizioni meteo hanno impedito un regolare svolgimento della manifestazione in entrambe le giornate. L'appuntamento è solo rimandato al prossimo anno.

 

 

(Mattia Bordon)

Campionato Europeo - Maccagno 2024

 

Già qualche giorno prima dello start hanno iniziato a fare comparsa sul verde pratone di Maccagno i primi equipaggi in gara per il Campionato.

La loro smania di scendere in acqua per provare il campo non ha potuto, però, trovare sfogo a causa di una perturbazione con forti venti che hanno soffiato sul lago sino al giorno della stazza… in questo caso si può dire che arrivare con calma sia risultato il bordo buono! 

 

Fortunatamente per il 15 settembre, primo giorno di regate, il vento si assesta su una media di 15 knts con direzione Nord, permettendo l’uscita in acqua e lo svolgimento di una prova.

Finalmente! E quindi: 3,2,1… Viiiaa… ah no, ripetitore!

Si percepisce, così, da subito la “fame” degli equipaggi nel voler fare bene e nel lottare per ogni singolo cm sulla linea di partenza. 

Seconda procedura di partenza: sale quindi la bandiera nera

Quasi tutti cercano, grintosamente, di raggiungere il prima possibile il lato sx del campo (quello favorito) e 6 equipaggi risultano BFD, mentre gli altri proseguono la regata. 

In questa prova dominano gli equipaggi inglesi ma, tra gli italiani, si difendono molto bene Dagnino-Capizzi, che lottano per il 10° posto e riescono a concludere 11°.

Il calo di vento successivo non ha permesso lo svolgimento di altre regate, facendoci portare a casa solo 1 prova di giornata

Peccato, ma sappiamo che il Campionato è ancora lungo e la sera ci aspetta una calorosa cerimonia di apertura, con tanta birra e buon cibo!

Quale occasione migliore per caricare gli animi e per dimostrare agli equipaggi stranieri ciò che noi italiani sappiamo fare meglio? …Casino, ovviamente! 

Eh già… potranno anche stare davanti in acqua (per il momento) ma, in quanto ad allegria, simpatia e convivialità non ci batte nessuno… e, dal boato al momento dell’esposizione della bandiera, penso che questo punto sia stato messo in chiaro!

 

La giornata del 16 settembre inizia con temperature freddine ed il cielo coperto, che impediscono al vento da Sud di stendersi.

Verso le 12.30 c’è un tentativo di partenza davanti a Cannobio, ma il poco vento e la forte corrente costringono ad annullare le prove in programma per la giornata.

Come sempre, a terra non mancano giochi e momenti di aggregazione per ingannare l’attesa.

Tutti tornano quindi a casa, un pochino con l’amaro in bocca per non aver regatato…o meglio, tutti tranne una: la sottoscritta stava in realtà festeggiando perché era rimasta tutto il giorno a letto, vittima di un virus.

Virus che poi nel corso del Campionato ha mietuto varie vittime.

Per i non ammalati, invece, l’amaro in bocca è passato comunque velocemente grazie ad una splendida cena a base di prelibatezze della nostra “mamma Paola” e l’allegra compagnia che caratterizza la Famiglia Fireball.

 

Il 17 settembre si ha la sveglia presto, prima segnale alle 8.30 e ben 4 prove in programma!

Tutti puntuali tranne il vento, che arriverà solo nel pomeriggio ma ci permetterà comunque di portare a termine 3 prove.

Con vento da Sud il lato favorito è quello dx, ma comunque il campo non è semplice e bisogna prestare attenzione a non avvicinarsi troppo alla costa ed evitare di cadere nei buchi di vento.

Salvo qualche equipaggio che difende con costanza le primissime posizioni, vi è un andamento molto oscillante nella classifica ed, a momenti alterni, anche alcuni italiani sono riusciti a mettere la prua davanti.

 

Per il 18 settembre viene confermato il lay-day: ufficialmente ci diciamo che è un po’ un peccato, viste le poche prove disputate sino a quel momento… ma ufficiosamente, in realtà, siamo tutti contenti di poter ricaricare un po’ le pile, soprattutto dopo le 3 prove con vento del giorno precedente.

La giornata è stata sfruttata per unire le forze e portare avanti qualche lavoretto e miglioria sulle barche che ne necessitavano.

Essendo però pur sempre un lay day, giustamente dopo il dovere… arriva anche il piacere!

E guarda caso, a fianco al pratone delle barche si trova un bel campo da beach volley!

Che bello, la tradizione iniziata al Campionato Europeo scorso in Slovenia può continuare!

Gran parte del pomeriggio viene trascorso tra grandi partitone: nonostante le scarse doti pallavolistiche e la scoordinazione, portiamo sempre a casa grandi risate, divertenti aneddoti e bei ricordi.

Divertente, a mio parere, notare come le squadre si distribuiscano naturalmente quasi sempre in modo che i componenti dei vari equipaggi si trovino avversari e di come la squadra “prodieri”, anche dopo le precedenti vittorie in Slovenia, si confermi sempre la migliore (e non assolutamente perché sono di parte!). Io sostengo che, anche inconsciamente, questo rappresenti un momento di terapia e l’occasione per vendicarsi verso il proprio compagno di barca a suon di pallonate, e per questo lo consiglio vivamente a tutti!

Tra una partita e l’altra ci siamo radunati all’ombra di un albero, intorno ad un cellulare, per seguire l’America’s Cup e fare il tifo a gran voce Luna Rossa (direi che tutti gli scongiuri del caso hanno portato bene!).

 

Il 19 settembre si fa un'altra alzataccia (primo segnale ore 8.30), il vento da Nord è puntuale e si presenta con 18 knts.

Riprendono le lotte in partenza per aggiudicarsi il pin e scappare il prima possibile a sx, ma questa volta senza nessun OCS.

Nel corso della seconda prova il vento va a calare e ruota un pochino a destra.

La giornata termina con due prove disputate e, dato ancora il sole alto, parte della flotta italo-francese decide di approfittare della jacuzzi riscaldata nel residence per rilassarsi con un aperitivo a mollo (corrompendo il bagnino).

La serata si conclude con una cena al ristorante tutti assieme, tra pizza e prelibatezze locali.

Non si rincasa però troppo tardi, vista la partenza all’alba che ci attende la mattina seguente!

 

L’ultimo giorno ci permette di concludere 3 prove, l’ultima delle quali ridotta e portata a casa per il rotto della cuffia (dato il calo di vento drastico).

Proprio grazie a quest’ultima prova l’equipaggio Mermod-Moser si aggiudica il titolo europeo, dato che il suo diretto avversario, Edward-Townend, non riuscirà a tagliare l’arrivo entro il tempo limite.

 

Termina così un bel Campionato, ricco di colpi di scena a livello di classifica ed un livello alto nella prima metà di quest’ultima (con la presenza di diversi campioni del fireball e anche un olimpionico di 470).

In totale circa 70 equipaggi provenienti da 9 nazioni; la squadra italiana si presenta molto rinnovata per via di alcune assenze importanti, come Stefanini-Borzani e Brescia-Vulcanile, e per l’ingresso di vari esordienti, ma rimane comunque la nazione con l’età media più giovane.

Da questo tipo di eventi credo che emerga ancora di più che, per avere buoni risultati in fireball, non occorra solo essere bravi velisti (che già non è poco), ma serva anche una buona esperienza e conoscenza della barca.

Trovo anche molto interessante il confronto con equipaggio di nazioni differenti e scoprire modi molti diversi di portare la barca nelle stesse condizioni: ad es la predilizione degli inglesi nel fare i laschi per raggiungere la boa di poppa e la nostra controtendenza nel scendere il più possibile come angolo.

 

Ci vediamo al prossimo Campionato e, chissà, non è detto che sarai proprio tu a raccontarlo!

 

 

 

Elisa Ascoli