RIO MARINA - Gli eventi ben riusciti nascono sempre da una lunga ed accurata preparazione, anche se apparentemente, tutto sembra scontato e di facile realizzazione.
Il 49° Campionato Italiano della Classe Fireball, magistralmente organizzato dal Centro Velico Elbano di Rio Marina, non sfugge a questa regola e la straordinaria efficacia della sua riuscita si deve ad una lunga preparazione che non riguarda solo l’evento in se stesso, ma è fondata sulla lunga storia della compagine sociale che anima questo storico Circolo velico italiano.
Da subito abbiamo la sensazione che la gestione del nostro campionato non sia solo una questione del CVE, ma riguardi tutti, a partire dal personale della Toremar che ci accoglie sulla rampa del traghetto e si fa in quattro per compensare le limitate abilità di manovra del rimorchio di qualche equipaggio.
Una volta sbarcati, la percezione, con il passare delle ore, prende sempre più corpo: è tutta Rio Marina coinvolta nella riuscita della nostra manifestazione sportiva! Il Sindaco, gli Assessori, la Guardia Costiera, gli albergatori, i ristoratori, gli esercenti, coordinati dal vulcanico Corrado Guelfi, Presidente e Direttore sportivo del Centro Velico Elbano.
Il Presidente, (da subito solo “Corrado” per tutti) è uno che ti mette immediatamente a tuo agio ed è disponibile per ogni esigenza alle quali risponde sempre con l’intercalare “unscèproblema”:un vero e proprio mantra che accompagnerà fino alla fine l’evento e che da il “La” all’intero gruppo del CVE. Tutti, in acqua e a terra, danno il massimo per evitare qualunque difficoltà e per risolvere ogni imprevisto rapidamente e nel migliore dei modi.
I Fireballisti in trasferta di questioni da porre ne hanno da vendere, e da subito iniziano con richiesta last minute di alloggi, carrelli da saldare, parcheggio camper, cambi taglia per le magliette, infortuni ecc., ma ogni volta la risposta è sempre la stessa: un bel sorriso e “unscèproblema”!
Corrado parla tantissimo, vorrebbe raccontarti in pochi minuti l’enorme lavoro che, da oltre mezzo secolo, ha reso possibile il Centro Velico Elbano e l’impegno quotidiano che profonde lui stesso, da molti anni, poter contare su un gruppo di soci e di sostenitori così ampio ed affiatato. La sua è una storia tutta di sport, fatta anche da dirigente in altre discipline, ma è la vela la sua grande passione: quando ti parla dei giovani equipaggi che negli anni è riuscito a coinvolgere, dei piccoli miracoli che gli hanno permesso di trasformare dei pigri ragazzini in promesse della vela, i suoi occhi si illuminano e contagia tutti come un virus!
L’organizzazione gira al meglio; 25 equipaggi sono giunti sulla splendida “Isola delle miniere” per contendersi il titolo di Campione Italiano Fireball 2018 o semplicemente per prendere parte all’evento. Tra loro infatti, ci sono anche il team della Commodora Internazionale Christine Haerdi, quello del Commodoro europeo Jakub Napravik e altri due equipaggi dalla Svizzera, che non possono concorrere per il titolo italiano ma che, da qualche anno, amano partecipare al principale appuntamento del circuito Fireball del Belpaese, del quale apprezzano sempre le splendide location e il clima amichevole e festoso.
L’Italia schiera i suoi migliori equipaggi con diversi atleti che hanno già vinto il titolo in passato ed anche più volte (Maurizio Leone e Luca Campati, tre volte vincitori del campionato, Paolo Brescia e Ariberto Strobino, diciannove titoli italiani in due), e tanti giovani equipaggi (tra i quali quello completamente femminile formato da Rebecca Fiore e Paola Capizzi), che si sono inseriti nella classe grazie al proficuo lavoro dei delegati zonali e alla disponibilità di barche sociali che vengono date in comodato gratuito a coloro che desiderano provare a cimentarsi su questa splendida deriva veloce e leggera (solo 76kg!).
Tre giorni di sole, vento e regate nelle quali l’unica nota stonata, è il comportamento di uno dei timonieri nei confronti del proprio equipaggio in occasione di una manovra ritardata in dirittura di arrivo nella seconda giornata: abbandono del timone, scuffia, urla e pesanti insulti protratti per diversi minuti all’indirizzo della prodiera, peraltro infortunatasi nella caduta. Un comportamento che ha lasciato sbigottito l’equipaggio della barca appoggio intervenuta in soccorso, sulla quale operava proprio il Presidente Guelfi, il quale, una volta a terra, ha messo da parte il consueto intercalare, segnalando che, questa volta, “il problema c’era, eccome!” e che una condotta del genere non era proprio ammissibile.
Le regate, 7 in tutto, si sono svolte a partire da una prima giornata caratterizzata da sole e poco vento: l'unica prova completata ha visto la Svizzera Chistine Haerdi regolare i campioni uscenti Brescia-Strobino e Giorgio Leone-Roselli. Il tempo di disarmare le barche e tutti (regatanti, accompagnatori e tanti amici del CVE) si ritrovano davanti ad un enorme padellone per gustare un'eccellente acciugata di 70kg! preparata dall'esercito dei volontari coinvolti per la manifestazione. A seguire la cena offerta dai soci della Classe Fireball con pasta al pesto ligure e tiramisù, formaggi e vini piemontesi, salumi laziali, miele ligure nel favo, al quale, svizzeri e cechi, aggiungono birra e liquori, per un trionfo di gola e convivialità.
Il Sabato cambia lo spartito (mare formato e vento sui 10-11 nodi) ma il direttore d'orchestra è ancora straniero (e donna): i Cechi Johana Kořanová e Jakub Napravnik fanno il vuoto. Vincendo tutte e tre le prove disputate balzano in testa alla classifica, seguite da Christine Haerdi, competitiva (arriva due volte seconda e una volta terza) nonostante le condizioni non fossero quelle che preferisce. Un paio di infortuni colpiscono due equipaggi: una costola rotta e una tibia tumefatta che richiede l’intervento dell’ambulanza per un controllo in ospedale ma, fortunatamente, senza serie conseguenze.
La cena, eccellente a base di pesce, servita lungo la banchina del porto da una pattuglia di soci e volontari, fa capire, se ce ne fosse ancora bisogno, di che pasta sono fatti quelli del CVE e permette agli equipaggi di ristorarsi egregiamente e di scambiare qualche impressione sui primi due giorni di regata e avanzare qualche pronostico per le regate conclusive, nelle quali si prevedono le condizioni meteo ideali per una rimonta dell'equipaggio svizzero.
Ma Eolo nella notte ci ripensa e prepara una sventolata di oltre 15 nodi che spazza via ogni pronostico.
La Domenica si scende in acqua sapendo che nessuno si può permettere alcun errore: con sette prove (massimo numero teorico possibile) si potrà scartare solo un risultato. I Cechi, favoriti con il vento forte, non resistono alla pressione degli italiani e arrivano due volte secondi, perché questa volta a danzare in testa alla flotta è l’equipaggio gardesano Steven Borzani - Matteo Brescia che volano, a tutta velocità e solitari, sulla linea di arrivo. Le condizioni meteo (più vento e onda ripida) mettono a dura prova la flotta, che registra qualche scuffia, diversi ritiri e qualche equipaggio con il volto tirato a fine giornata. Le nuove leve però resistono imperterrite e portano a casa la barca e la pelle conquistandosi l’ammirazione di tutti.
Puntuale a terra arriva immediatamente il ristoro di un’ottima pasta condita con alici e pesto ligure e tutti ritrovano il sorriso mentre iniziano i lavori per impacchettare le barche e prepararsi alla premiazione.
La classifica finale dimostra come non sempre il gentil sesso risulti svantaggiato nella vela ad alte prestazioni: ai primi due posti due timoniere donna (la svizzera Christine Haerdi e la ceca Johana Kořanová), al primo posto della classifica under 25, un equipaggio interamente femminile (le genovesi Rebecca Fiore–Paola Capizzi).
Alla cerimonia conclusiva il Sindaco di Rio, il Comandante della Guardia Costiera e l'Assessore alla cultura hanno premiato i Campioni italiani Fireball 2018 Stefano Borzani e Matteo Brescia (terzi assoluti dietro le imprendibili ragazze), a seguire, la neo-coppia Carlo Zorzi–Mattia Bordon (che ha regatato con una barca in legno), e terzi ad un solo punto dal secondo, i campioni italiani uscenti Paolo Brescia–Ariberto Strobino.
Infine, primi tra i sette Fireball Classic in gara, i piemontesi Zanillo Bordon e Alberto Tentoni.
Tre giorni di Campionato meravigliosi e divertenti all’Isola d’Elba dove un eccellente Circolo e una prestigiosa Classe, entrambi con una lunga storia di vela e di passione, hanno dato vita ad una evento indimenticabile.
Un sentito grazie e buon vento dalla Fireball Italia!
[1]Hakuna matata è una locuzione swahili, di uso estremamente comune in molte regioni dell'Africa centro-orientale. Una possibile traduzione in lingua italiana è "non ci sono problemi".