Il puntone e le zeppe

Il puntone e le zeppe servono ad impedire la libera flessione dell'albero sotto sforzo. Normalmente la flessione dell'albero è generata dall'azione delle crocette che flettono l'albero verso poppa, è importante misurare la flessione dell'albero"pre-bend".

Per effettuare la misurazione del pre-bend, mettete in forza la ghinda, lasciando flettere l'albero liberamente. Poi prendete la drizza della randa, tendendola e bloccandola all'altezza della trozza (figura a destra).

Verificate la misura della distanza tra la canaletta dell'albero e la drizza randa, all'altezza delle crocette, la misura media è di circa 25MM. Normalmente è opportuno avere il pre-bend fornito dal velaio.

Per cambiare il pre-bend, bisogna agire sulle crocette chiudendole o allungandole per ottenere una maggiore flessione o vice versa, per ottenere una minore flessione. 

Una volta ottenuto il valore di pre-bend voluto, bloccare l'albero con il puntone o le zeppe, annotando la posizione del carrello del puntone o il numero di zeppe utilizzate, per ritrovare sempre questa posizione.

Questo perché le vostre vele sono state progettate per lavorare al meglio con una determinata flessione dell'albero. Il puntone e le zeppe sono fondamentali per non vanificare l'azione del vang, che serve per controllare il bordo d'uscita della randa.

Se l'albero è libero di flettere, quando cazziamo il vang, e si abbassa il boma, si aumenta la tensione sulla balumina della randa, che tende a tirare indietro la testa dell'albero, assecondando la tensione della balumina vanificando l'azione del vang, ottenendo solo un boma più basso e un albero più flesso, con uno scarso controllo del bordo d'uscita.

Nei tempi passati si usavano solo le zeppe, che erano fatte di legno di diversi spessori e numero, con una forma come quella mostrata di lato.

Erano poste davanti l'albero impedendone la libera flessione. Ad oggi solo pochi nostalgici usano questo sistema.

Questo sistema presenta due problemi, il primo e che bisogna avere più zeppe di diverso spessore e sono difficili da cambiare in navigazione specie con vento forte, il secondo è che non impedisce i movimenti verso poppa dell'albero, ad esempio quando laschiamo il vang o montiamo il tangone dello spinnaker, in entrambi i casi si hanno un raddrizzamento dell'albero non controllato.

Le moderne tecniche di regolazione necessitano di un perfetto controllo delle flessioni dell'albero, durante la regata. Per questo motivo è da consigliare l'utilizzo del puntone, che vincola l'albero impedendone flessioni indesiderate.

I puntoni sono di due tipi:

Due cose sono importanti riguardo al puntone:

   1. Il puntone deve unirsi all'albero all'altezza della trozza, per contrastare bene le forze generate dal boma, senza         interferire sulla naturale flessione dell'albero.

   2. Il posizionamento più alto interferisce eccessivamente il passaggio del fiocco. 

Non ci sono grosse differenze tra i due sistemi di puntone, svolgono entrambi bene il loro compito.

Il primo sistema è leggermente meno efficace del secondo, che può essere montato più basso facilitando il passaggio del fiocco, mentre quello con il carrello in coperta richiede un angolo di lavoro di circa 45° Un motivo che potrebbe far preferire un sistema su l'altro, è quello che se uno ha lo scafo troppo leggero, montando il carrello in coperta diventa un'attrezzatura fissa aumentando anche se di poco, il peso dello stesso.

Il puntone deve essere solidale sia sull'albero sia sul carrello, e necessita di un paranco di circa 8:1 per la regolazione. Non bisogna dimenticare di liberare il puntone quando si lasca o si cazza la ghinda.

Concludendo il puntone è da preferire alle zeppe per chi fa regate, consentendo una regolazione dell'albero più precisa, in tutte le condizioni di vento.

Per il pre-bend e le regolazioni del puntone attenersi alle indicazioni del velaio.


Traduzione di Luca Campati